ALOPECIA AREATA

ALOPECIA AREATA

L’alopecia Areata (chiamata anticamente Area Celsi) è la seconda patologia tricologica per frequenza dopo le Alopecie Androgenetiche. Si tratta di una alopecia non cicatriziale, per cui anche nelle forme più gravi ed estese, come AA totale e AA universale, è sempre possibile la ricrescita.
Ha una frequenza dall’1% al 4% nella popolazione soprattutto nei Caucasici e negli orientali. Questo numero pero aumenta fino al 6% se colpito almeno uno dei genitori.
Esordisce nel 20% dei casi nell’infanzia ma anche ad ogni età, in più del 90% dei casi interessa il capillizio, da solo o insieme ad altre aree del corpo. Si da molto peso alla patogenesi auto immune tanto che tutte le ricerche riguardano farmaci che agiscono sul sistema immunitario.

CENNI SULLE CAUSE

Nella patogenesi giocano tre fattori essenziali che concorrono sia all’instaurarsi della patologia, sia nella comparsa delle recidive sia nella ricrescita spontanea. Con tutti questi fattori, il Tricologo si dovrà confrontare. Bisogna tenere conto della familiarità che si riscontra in molti pazienti (30%-40% dei casi), ad esempio nei gemelli si assiste un un assoluto sincronismo della malattia.
Se l’eziologia esatta non è precisa, alla base del presentarsi della malattia, esiste un meccanismo auto immune responsabile dell’esordio della malattia e della sua evoluzione imprevedibile.
Tanti studi iniziati con la Psiconeuroimmunologia e proprio a Firenze con Prof. Emiliano Panconesi hanno messo in evidenza la componente psicogena. Un’anamnesi accurata deve mettere in evidenza un trigger un fattore scatenante , una sofferenza, un disagio psichico che arriva ad influenzare il sistema immunitario.

DIAGNOSI (clinica e o strumentale)

La malattia è facile da diagnosticare nelle forme classiche che presentano delle chiazze alopeciche rotondeggianti. Non dimenticare di analizzare anche le altre aree pilifere del corpo come la barba.
E’ importante cercare ai margini delle chiazza i cosi detti capelli a punto esclamativo, che sono il segno clinico piu caratteristico dell’Alopecia Areata e non sono presenti invece nella Tricotillomania.
Questi capelli in telogen cadranno poi in una o due settimane. Spesso si associa la presenza di peli del vello i quali non sono come segno di futura ricrescita.
Nel corso della visita è possibile evidenziare il fenomeno di Koebner, i capelli diventano facilmente estraibili ad una semplice trazione. I capelli bianchi spesso non sono interessati dalla malattia, mentre i capelli brizzolati spesso virano improvvisamente verso un colore bianco. Con il Dermatoscopio, ancor meglio con il videodermatoscopio si possono evidenziare gli yellow dots, non patognomonici di AA perché sono presenti in tutte le fasi o in quasi tutti i tipi di alopecia, si presentano come punti monomorfi, rotondi, giallo rosa, e sono dovuti all accumolo di sebo e cheratina dentro ad in folicolo.
Si osservano anche peli a punto esclamativo nel perimetro delle chiazze, di frequente riscontro anche la presenza di punti neri o black dots che sono capelli cadaverizzati sono monomorfi e di colore scuro. L’alopecia in chiazze può auto risolversi oppure evolvere a poussè recidivanti, diventare totale, cioè interessare tutto il cuoio capelluto oppure universale, tutti i peli corporei. Esiste un’ulteriore presentazione che è una perdita diffusa dei capelli di diagnosi più difficile, denominata AA incognita, da tenere sempre ben presente, in quelle forme di alopecia diagnosticate genericamente come effluvium, oppure androgenetica ma che non hanno mai risposto alle terapie consuete.

CONSIGLI TERAPEUTICI

Ricordando sempre che nelle forme con un interessamento di meno del 40% del cuoio capelluto, e anche le forme della barba, si può assistere ad un auto risoluzione nelle forme più estese è necessario instaurare una terapia topica e sistemica. Genericamente corticosteroidi per iniezioni intramuscolari e anche per uso topico. Allo stabilizzarsi della terapia si può scegliere un immuno terapia locale con dibutilestere dell’acido squarico (Sadbe) o difenciprone (DFC), nei bambini si inizia sempre con revulsivanti per uso topico (Antralina). Queste terapie non sono specifiche, invece vi è una terapia mirata che interrompe la risposta immunitaria che causa la caduta dei capelli, bloccando l’azione di citochine infiammatorie, si tratta dei nuovi farmaci biologici JACKinibitori, sono poi gli stessi già ampiamente utilizzati nella terapia della Dermatite Atopica grave ed anche nella Vitiligine. Sono in corso di registrazione ed utilizzo in Italia. Di valido aiuto sempre le terapie psicologiche a tutto campo: dalla mindfulness, psicoterapie, meditazione allo scopo di ridurre lo stato ansioso dovuto alla diagnosi, aumentare l’adesione alle terapie, favorendo un equilibrio psico neuro immunologico.

BIBLIOGRAFIA

Manuale di Tricologia, Sitri 2021, A. Marliani, F. Bini
Hordinsku MK Treatment of alopecia areata, Dermatol Ther 2011 May-Jun, 24(3), 364-8
Petukhova L., e altri: The genetics of alopecia areata, Dermatol ther. 2011 May-Jun, 24(3)326-36

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Medico chirurgo specialista in Dermatologia, Venereologia e Tricologia
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